GRANCHI GIACOMO
GRANCHI GIACOMO
Elezione: Restauratore e musicista, eletto Accademico Onorario 9.10.2015; eletto Accademico Ordinario della Classe di Musica e Arti dello Spettacolo il 17.06.2023
Classe di appartenenza: Musica e Arti dello Spettacolo
Ruolo Accademico: Accademico Onorario
Dopo essere stato avviato alla musica da bambino come voce bianca alla Scuola di Musica di Fiesole ed aver studiato violino al Conservatorio Cherubini di Firenze e all’Istituto Musicale Boccherini di Lucca si è diplomato presso il Conservatorio Statale Buzzolla di Adria. Ha seguito vari corsi di alto perfezionamento di violino e di musica da camera tenuti dai maestri Alessandro e Luca Simoncini in Veneto, Liguria e Toscana.
Ha partecipato inoltre a corsi di alto perfezionamento orchestrale tenuti dalla Regione Toscana e segue i corsi di “Maggio Formazione” in prassi ed esecuzione barocca, collabora con l’Orchestra AgimusArte di Firenze “La Camerata Barocca C. Monteverdi” di Viterbo, “Ensemble San Felice” di Firenze, Opera Festival, l’Orchestra Filarmonica di Adria, l’Orchestra del Teatro di Pisa, Lucca, Livorno e con l’Orchestra Filarmonia Veneta di Treviso.
Si è specializzato in “esecuzione barocca” col Maestro Alfonso Fedi ed Enrico Casazza. È primo violino e direttore artistico dell’ensemble vocale e strumentale “Vocum Concentus” specializzato in musica sacra barocca, fondato dal M° Augustin Gonvers con cui ha realizzato vari concerti in Toscana a Firenze e a Siena e, nel 2007, una tournée in Francia.
Attualmente collabora con il Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio Cherubini di Firenze.
In duo violinistico si è esibito in varie istituzioni italiane, mentre in trio, ha proposto programmi di sonate italiane del XVII e XVIII secolo al Museo dell’Accademia e all’Archivio di Stato di Firenze nel quadro di significativi cicli ed eventi artistici e culturali.
Collabora come consulente e organizzatore di corsi ed eventi musicali a Firenze e con vari Enti Toscani.
Il suo interesse per la liuteria italiana ed europea del XVIII, XIX e XX secolo lo ha portato in questi ultimi anni ad effettuare ricerche in merito alle vernici “a spirito” da liuteria studiandone attentamente gli aspetti storici ed avviando una serie di sperimentazioni personali avvalendosi anche dell’esperienza nel campo delle vernici per la pittura e la scultura policroma accumulata, nel corso degli anni, dallo Studio Granchi.
Giacomo Granchi suona abitualmente su strumenti di liuteria italiana del XIX e XX secolo ma in occasioni particolari suona uno strumento del liutaio milanese Carlo Antonio Testore, datato 1743 e proveniente da una collezione privata di Torino e un violino Barabas Menihert datato 1700.