Convegno “LE CITTÀ TOSCANE E L’AMBIENTE DOPO LA PANDEMIA. RESILIENZA O TRASFORMAZIONE?

11 novembre - 12 novembre
Accademia delle Arti del Disegno, Salone delle Adunanze Via Orsanmichele 4, 50123 Firenze

Accademia delle Arti del Disegno
è lieta di invitare la S.V. al convegno

LE CITTÀ TOSCANE E L’AMBIENTE DOPO LA PANDEMIA. RESILIENZA O TRASFORMAZIONE?

a cura di Gaspare Polizzi e Renzo Manetti

 

11 – 12 NOVEMBRE 2021

 

Accademia delle Arti del Disegno – Sala delle Adunanze
via Orsammichele 4, Firenze

per la partecipazione dal vivo è obbligatoria la prenotazione a: info@aadfi.it

 

11 NOVEMBRE

Collegamento streaming – (ID 924 5295 0281- Passcode 850470)

15.00 SALUTI ISTITUZIONALI
Cristina Acidini – Presidente AADFI
Saluti istituzionali della Regione Toscana
Cecilia del Re – Assessore Comune di Firenze
Alessandra Petrucci – Rettrice Università di Firenze
Emidio Spinelli – Presidente SFI

15.30 PRIMA SESSIONE
Presiede Giorgio Bonsanti

15.30 – Ecologia ed evoluzione dei sistemi urbani nell’Antropocene
Guido Chelazzi

16.00 – Firenze sarà ancora una città mondo?
Giacomo Marramao

16.30 – I borghi toscani: alternativa urbana o manierato concept per le vacanze?
Francesco Gurrieri

17.00 – 17.15 coffee

17.15 – 18.45 TAVOLA ROTONDA
IL PROBLEMA DELLA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE PRIMA E DOPO LA PANDEMIA: LE URGENZE AMBIENTALI

Fernando Caruncho [in collegamento on line]
Bernardo Gozzini – I cambiamenti climatici e il loro impatto sulle città
Gaspare Polizzi – Oikos, habitat, ambiente
Modera Paolo Ermini

18.45 DIBATTITO

 

12 NOVEMBRE

Collegamento streamig – (ID 938 7077 8316 – Passcode  771856)

SECONDA SESSIONE
Presiede Renzo Manetti

10.00 – 11.00
PANDEMIA, CONSUMI E VINCOLI DEL PIL

Andrea Cerroni – Città come fabbrica del garbo: per un neoumanesimo tecnologico
[in collegamento on line]
Nicola Lattanzi – La Toscana che guarda il pianeta: economia, crescita e prospettive dei sistemi urbani

11.00 – 11.15 coffee

L’ABITARE NELLE DIVERSE AREE DELLA TOSCANA

11.15 – “Borghi antichi-vite nuove”
Andrea Ponsi

11.45 – Resilienza sociale, urbana e patrimonio culturale
Chiara Dezzi Bardeschi
Abitare la città e i borghi: la socializzazione

12.15 – Le nuove strutture dell’istruzione
Giorgio Fiorenza
Abitare la città e i borghi: l’istruzione

12.45 – La rete-web e la rete dell’assistenza
Donatella Lippi
Abitare la città e i borghi: la salute

13.15-15.00 pausa pranzo

Presiede Gaspare Polizzi

ABITARE LA CITTÀ E I BORGHI: LA CASA

15.00 – Un quadro introduttivo sui problemi architettonici
e urbanistici più rilevanti
Giuseppe De Luca

15.30 – Pandemia e salute globale: tempesta perfetta od opportunità
per un futuro “green”?
Francesco Ferrini [in collegamento on line]
Abitare la città e i borghi: l’istruzione

16.00 – La città operosa e la questione dell’esodo del lavoro verso i borghi
Mauro Cozzi
Abitare la città e i borghi: il lavoro

16.30-16.45 coffee

TERZA SESSIONE
Presiede Gaspare Polizzi

ABITARE LA CITTÀ E I BORGHI: I CENTRI STORICI

16.45 – Sistemi urbani storici: funzioni per un’era di transizione critica
Mauro Lombardi

ABITARE LA CITTÀ E I BORGHI: IL SISTEMA TOSCANO

17.15 – Scenari e potenzialità del sistema territoriale toscano nuovi
panorami urbani e nuovi stili
Mariella Zoppi

 

Le città toscane e l’ambiente dopo la pandemia: resilienza o trasformazione?

 

Preambolo

La drammatica esperienza che stiamo vivendo impone una riflessione nuova sulle città, che unisca, con una metafora proposta da Luciano Floridi, verde e blu, la radicalità della riflessione ambientale e le potenzialità ancora inespresse del digitale.

Da qui la domanda che ci poniamo: è sufficiente una città resiliente, cioè in grado di resistere agli urti della crisi senza mutare, oppure si impone una città trasformata nelle sue strutture e nel suo modo di essere?

A nostro avviso, la drammatica emergenza del virus SARS-CoV-2 insegna che la velocità incontrollata e accelerata degli scambi e dei flussi in funzione di rapidi profitti non solo non paga, ma porta con sé catastrofi. Le città toscane hanno bisogno di una gestione controllata del loro patrimonio, di una gestione pubblica «forte», sorretta da conoscenze varie e complesse, e di investimenti consistenti e ben orientati, in contesto oggi particolarmente favorevole grazie al Recovery fund, che destina il 37% delle risorse assegnate all’Italia alla sostenibilità ambientale su sei aree principali di azione: digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo; rivoluzione verde e transizione ecologica; infrastrutture per la mobilità; istruzione, formazione, ricerca e cultura; equità sociale, di genere e territoriale; salute. Questi sei pilastri di intervento europeo dovranno essere ambientalmente virtuosi.

In vista del panorama, del tutto imprevisto, che si presenterà dopo l’emergenza è forse necessaria una spinta più che alla resilienza ad una vera e propria trasformazione strutturale e di mentalità, funzionale a un riequilibrio ambientale, promuovendo la valorizzazione e la tutela degli spazi pubblici, perché la città sia percorribile con una mobilità privata e pubblica integrate, con un trasporto ecosostenibile, perché sia decorosa e bella in centro e in periferia; riflettendo su nuove forme dell’abitare gli spazi privati. Si impone quindi una radicale trasformazione culturale e antropologica, che torni a mettere al centro della vita nelle città toscane la cultura, l’istruzione, la ricerca. Per far questo occorrono linee guida da perseguire con le competenze multidisciplinari di una «scienza delle città», in un progetto di pianificazione urbana che va oltre la durata delle giunte comunali. Per sostenere tale proposta ci si propone di realizzare una iniziativa di rilievo nazionale, da tenersi a Firenze l’11 e il 12 novembre 2021, in presenza e on line, dal titolo “Le città toscane e l’ambiente dopo la pandemia: resilienza o trasformazione?”, che metta a confronto nella riflessione e negli auspicabili sbocchi operativi urbanisti, architetti, demografi, studiosi dell’ambiente, storici urbani, storici dell’arte, artisti, economisti, giuristi, sociologi, filosofi. Le indicazioni raccolte in tale occasione andranno convogliate in una strategia unificante per una visione futura della Toscana.