CECCHI ALESSANDRO
CECCHI ALESSANDRO
Elezione: Storico dell’arte, eletto Accademico Onorario 18.10.2002; eletto Accademico Corrispondente 18.10.2003; attualmente è Accademico d’Onore
Ruolo accademico: Accademico d’Onore
Nato a Firenze l’8 maggio del 1949, si è laureato con 110 e lode il 13 luglio del 1976 in Lettere e Storia dell’Arte all’Università degli Studi di Firenze, sotto la guida di Mina Gregori e con una tesi sulla Decorazione a grottesca a Firenze tra Quattro e Cinquecento.
Ha esordito nel 1974 al Convegno di Studi sul ‘Vasari storiografo e artista’ con una comunicazione sui disegni del Vasari e della sua cerchia, seguita da studi e articoli specialistici sul disegno, la pittura fiorentina, le arti applicate e la committenza fiorentina del Quattro e Cinquecento.
Dopo aver insegnato Letteratura italiana e Storia dell’Arte dal 1976 al 1980 presso il Liceo Linguistico Internazionale di Firenze, è stato uno dei vincitori del concorso nazionale per Ispettore Storico dell’Arte indetto dal Ministero per i Beni Culturali e Ambientali con assegnazione alla Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici per le province di Siena e Grosseto, dove ha prestato servizio fino al 1982, quando è entrato a far parte della Direzione della Galleria degli Uffizi, dove ha rivestito fino all’ottobre del 2006 la carica di Direttore del Dipartimento della Pittura dal Medioevo al primo Rinascimento.
Dal novembre del 2006 ha assunto la Direzione del Museo Giardino di Boboli, iniziando ad occuparsi della riorganizzazione generale di un complesso storico di primaria importanza, della cura del verde e del patrimonio artistico ad iniziare dall’inventariazione delle sculture del giardino, mai effettuata, e dalla costituzione di una banca dati su ogni opera sia dal punto di vista conservativo che collezionistico e storico-artistico.
È impegnato nello studio della storia e delle collezioni del Giardino, ma continua le ricerche storiche artistiche e documentarie sulla pittura fiorentina fra Quattro e Cinquecento, e sul collezionismo mediceo-lorenese da quando ha assunto, il 1 marzo del 2009, anche la Direzione della Galleria Palatina e Appartamenti Reali di Palazzo Pitti.
È autore di numerose pubblicazioni e ha collaborato, nel corso della sua carriera, ai cataloghi di importanti mostre in Italia e a l’Estero. È profondo conoscitore della storia e delle vicende costruttive e artistiche di Palazzo Vecchio, cui ha dedicato numerosi studi. Ha collaborato ai volumi dedicati dall’Accademia di Francia alla Villa Medici di Roma (1991) con uno studio sulla collezione di quadri del cardinal Ferdinando de’ Medici. Ha tenuto diverse conferenze in Italia e all’estero (in particolare a Parigi, al Louvre, dove, tra l’altro, ha presentato il restauro della Maestà di Cimabue) e partecipato a numerosi convegni internazionali di studi tenutisi a Firenze, Londra, Parigi, Pisa, Rennes, Roma, e Yale, con contributi dedicati a l’arte a Firenze nel Quattro e Cinquecento, e in particolare alla grafica dell’età vasariana, a l’intaglio ligneo e alla storia delle collezioni degli Uffizi e del restauro.
Durante il servizio prestato agli Uffizi, è stato, negli anni accademici dal 2000 al 2004, Professore a contratto di Museologia, nell’ambito del corso di laurea in Conservazione dei Beni Culturali, presso l’Istituto di Storia dell’Arte dell’Università di Parma, e ha dovuto lasciare l’incarico, fra l’apprezzamento e il plauso di colleghi e allievi, per i cresciuti impegni universitari, divenuti incompatibili con quelli del suo lavoro istituzionale.Collabora attualmente come docente con la Fondazione Longhi e con la Scuola di Specializzazione in Storia dell’Arte dell’Università degli Studi di Firenze.
Ha curato le recenti mostre dedicate a Giorgio Vasari disegnatore e pittore (Arezzo, dal 3 settembre 2011) e a Filippino Lippi e Sandro Botticelli nella Firenze del ‘400 (Roma, Scuderie del Quirinale, dal 4 ottobre 2011). Il Sogno nel Rinascimento (2013 – 2014) con due sedi, a Firenze e a Parigi, con Chiara Bernard e Yves Hersant e la mostra presso la Galleria Palatina sul restauro del Ritratto di Baccio Valori di Sebastiano del Piombo, a cura dell’Opificio delle Pietre Dure.